Il colesterolo LDL, veicolato da lipoproteine a bassa densità, è comunemente noto come “colesterolo cattivo” ed è un importante indicatore del rischio cardiovascolare. Ai suoi valori è legata la probabilità teorica di subire una malattia correlata all’aterosclerosi (es. angina pectoris, infarto miocardico, ictus, claudicatio intermittens, etc.). Queste gruppo di malattie rappresentano la principale causa di morte in Italia e nel mondo industrializzato. I valori di colesterolo LDL desiderabili per un portatore di più fattori di rischio cardiovascolare devono necessariamente essere inferiori rispetto a quelli ideali per un individuo perfettamente sano, proprio perché il rischio cardiovascolare va considerato in un’ottica globale. Questo esame deve essere effettuato a digiuno.
mg/dl | mmol/L | Rischio cardiovascolare |
---|---|---|
< 70 | < 1.8 | Ottimali per soggetti con alto rischio cardiovascolare |
< 100 | < 2.6 | Ottimali per soggetti con medio rischio cardiovascolare |
100 – 129 | 2.6 – 3.3 | Ottimali per soggetti sani |
130 – 159 | 3.3 – 4.1 | Valori limite |
160 – 189 | 4.1 – 4.9 | Elevato |
> 190 | > 4.9 | Molto elevato |